EURUSD - Direzione 1.07 e acquisizione di liquidità con NFP!

Il tasso di cambio EUR/USD ha registrato modesti guadagni durante la sessione asiatica di giovedì. Tuttavia, l'andamento al rialzo potrebbe essere limitato dalla rinnovata domanda di dollari statunitensi e dai dati dell'Eurozona al di sotto delle aspettative. Sul grafico a 4 ore, l'EUR/USD rimane all'interno di un canale discendente e distante dal limite inferiore, suggerendo ulteriore potenziale al ribasso. Una rottura al di sopra di 1.0800 allevierebbe la pressione ribassista, ma l'Euro deve salire sopra 1.0827 per annullare il bias ribassista a breve termine. Una chiara rottura al di sottoseguita da un rimbalzo temporaneo. L'attenzione sarà rivolta ai dati sull'occupazione negli Stati Uniti. Le aspettative di tagli dei tassi nel 2024 da parte della Banca Centrale Europea (BCE) prima della Federal Reserve (Fed) hanno pesato sull'EUR/USD di recente. Il cambio non ha reagito nemmeno ai dati statunitensi più deboli del previsto mercoledì. I dati dall'Eurozona mostrano che le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,1% a settembre, al di sotto del consenso di mercato dello 0,2%; sul lato positivo, i dati di agosto sono stati rivisti da -0,3% a -0,1%. Negli Stati Uniti, il rapporto ADP ha mostrato un aumento di 103.000 posti di lavoro privati ​​a novembre, al di sotto del consenso di mercato di 130.000. I dati hanno indebolito brevemente il dollaro, ma nel complesso il Greenback rimane saldo, nonostante le evidenze di un mercato del lavoro stretto e un'inflazione in rallentamento. I partecipanti al mercato osserveranno attentamente i nuovi dati sull'occupazione giovedì con le richieste di sussidi di disoccupazione e venerdì con i Nonfarm Payrolls. L'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) e la prossima decisione del FOMC saranno eventi critici la settimana successiva. L'Indice del Dollaro USA (DXY) sale per tre giorni consecutivi nonostante i dati occupazionali ADP più deboli del previsto. Mercoledì, i salari privati ​​ADP sono aumentati di 103.000 a novembre rispetto a 106.000 a ottobre. Le vendite al dettaglio poco incoraggianti dell'Eurozona esercitano una certa pressione ribassista sull'Euro (EUR). La cifra è aumentata dello 0,1% su base mensile a ottobre rispetto allo -0,1% di settembre, al di sotto del consenso di mercato dello 0,2%. Su base annua, le vendite al dettaglio dell'Eurozona sono scese dal 2,9% all'1,2% a ottobre, peggio del calo dell'1,1% previsto. La membro del consiglio della BCE, Isabel Schnabel, ha dichiarato il mese scorso che i rialzi dei tassi devono rimanere un'opzione perché l'ultima fase della lotta all'inflazione potrebbe essere la più difficile. I mercati stanno scontando aggressivamente una riduzione dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea (BCE) di 142 punti base (bps) l'anno prossimo, con la prima mossa ora vista già a marzo 2024. Per quanto riguarda il futuro, gli investitori attendono il Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'Eurozona per il terzo trimestre (Q3), che si stima rimanga stabile allo -0,1% su base trimestrale. Sul fronte degli Stati Uniti, saranno attese le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. In attesa di tale dato, mi aspetto una sessione a Londra che verrà utilizzata dal prezzo come minimo settimanale prima di provare a ripartire al rialzo con un'eventuale presa di profitto sui massimi della sessione asiatica. Nel complesso, mi aspetto un prezzo che possa arrivare in zona 1.07 prima di ripartire verso 1.09. Questa visione short considera il fatto di essere anche verso fine anno e quindi molti operatori stanno portando a casa profitti scaricando le loro operazioni.
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