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FTSE100 vs Brexit

Short
TVC:UKX   UK 100 Index
Per quanto riguarda il FTSE 100, la quotazione è andata a testare la resistenza posta a 7235 punti, estendendosi fino ad un massimo di 7260. Da quest'area di resistenza è stata respinta fino a bucare nuovamente al ribasso le EMA 20 e 200 periodi su tf daily, appoggiandosi sul supporto dei 7040 punti. Nelle ultime tre sedute l'indice inglese è ripartito portandosi a ridosso della resistenza dinamica passante per i 7170 punti (EMA200 daily) e ad ora si trova ad un bivio: una rottura al rialzo di essa con chiusura al di sopra spingerebbe gli speculatori a prediligere posizioni long fino ad almeno l'area posta tra i 7235 ed i 7340 punti; una respinta con continuazione di downtrend porterebbe il prezzo a testare nuovamente la zona compresa tra i 7040 ed i 6900 punti. Fondamentalmente, lo scenario che si sta configurando è il seguente: entro il 12 marzo Theresa May dovrà trovare un accordo con l’Ue che verrà poi sottoposto all’esame del Parlamento britannico. Se l’accordo sarà accettato così com'è, il Regno Unito lascerà il blocco senza problemi altrimenti scatterà ufficialmente un voto il giorno seguente, il 13 marzo, sul no deal. Se anche quello verrà rigettato l’ultima votazione sarà il 14 marzo, quando il Parlamento dovrà scegliere se accettare un’estensione. In caso di esito positivo si procederà alla firma del rinvio della Brexit nel summit del 21 e 22 marzo. Da qui gli appelli a sostenere l’accordo della May. Intanto i falchi dei Tory, otto membri del Gruppo Erg, i conservatori guidati da Jacob Rees-Mogg, convinti sostenitori di Brexit, hanno posto delle condizioni alla premier britannica affinché il suo piano ottenga lok alla Camera di Comuni. Se la May riuscisse a garantirsi l’appoggio dei Dup e dell’Erg, l’accordo avrebbe i voti necessari per passare. Sono tante le figure di spicco che esortano i parlamentari a sostenere il piano della May: da Fox (segretario al commercio) a Brady (presidente del comitato del 1922 dei legislatori di Tory di alto livello), stanno cercando di indirizzare i parlamentari verso la scelta meno dolorosa per Londra, ovvero un accordo con l'UE.
In ogni caso è difficile che il FTSE100 parta al rialzo, quindi è molto probabile che la quotazione entro pochi giorni parta al ribasso e vada a testare la zona di supporto dei 6900 punti. Qualora non venisse raggiunto un accordo ma ci fosse un'uscita con "no deal", l'indice potrebbe scendere ulteriormente verso i 6500 punti. Con l'ultima ipotesi, ovvero quella di un rinvio dell'uscita dalla UE, il FTSE100 continuerà a lateralizzare in queste zone (7000/7300 punti).
Consigliamo di posizionarsi al ribasso da qui aprendo mezza posizione, l'altra metà la apriremo qualora il prezzo ritestasse i 7230 punti oppure qualora rompesse il livello posto a 7040 punti al ribasso.
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