Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. In un nuovo discorso, Jerome Powell, presidente della Fed, ha ribadito il fatto che nel 2023 saranno necessari almeno altri due rialzi dei tassi per riuscire a riportare l’inflazione al target del 2%. Per Powell comunque ci vorrà ancora del tempo prima che gli effetti delle politiche monetarie si manifestino sull’economia, in particolare per quello che riguarda i prezzi. Domanda e offerta di lavoro sembrano invece raggiungere un migliore equilibrio. Inoltre, il governatore della Fed ha evidenziato che il costo del denaro non tornerà ai livelli pre-Covid per un bel po’ di tempo, anche se non vi è una risposta per il lungo termine. Guardando alla BCE, Pablo Hernandez de Cos, governatore della Banca centrale spagnola, ha dichiarato che l’Eurotower deve restare dipendente dai dati più che mai, con la questione di un possibile incremento a settembre che resta aperta. Restando in territorio spagnolo, è da segnalare che l’inflazione armonizzata di giugno (preliminare) si è attestata all’1,6%, sopra il consensus Bloomberg all’1,5%, ma in deciso calo rispetto al precedente 2,9%. In Germania invece, la rilevazione si è attestata al 6,8%, in linea rispetto alle attese e al di sopra rispetto al precedente 6,3%. Oggi l’attenzione sarà invece rivolta all’indice dei prezzi al consumo in Eurozona di giugno (preliminare), con la rilevazione core stimata in lieve aumento dal 5,3% al 5,5%. In USA gli occhi saranno puntati invece sul PCE core di maggio, visto stabile al 4,7% rispetto al mese precedente.
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