Momento nero per Telecom che anche oggi lascia sul terreno un pesante 5 per cento, dopo aver subito altre perdite di valore all'indomani del rilascio dei dati preliminari, il 17 gennaio, sull'esercizio 2018.
Nella nota viene rivisto il target sull'indebitamento netto corretto da 2,7 volte l'Ebitda (il vecchio margine operativo lordo) a 3,1 a causa di un calo degli utili nel 2018, fermi a 8.1 miliardi di euro.
La famigerata agenzia di rating Moody's conferma l'outlook, spiegando che il peggioramento dei conti è legato all'inaspettato incremento dei costi per aggiudicarsi le frequenze 5G, evidenziando dunque il carattere non strutturale dei calo dei ricavi.
Inoltre imperversa lo scontro tra Vivendi ed il fondo americano Elliot azionista di minoranza di Telecom, in quanto quest'ultimo accusa la società francese di essere la responsabile del crollo di Telecom, rifiutando lo scorporo della rete.
Infine al contestuale aumento dei costi si fa sempre più dura la battaglia dei prezzi in coincidenza dell'ingresso di Iliad, che erode ulteriormente i ricavi.
Nonostante ciò molti analisti giudicano i target price precedentemente indicati come appropriati, confermando una quotazione obiettivo a 0.65 euro.
Dal punto di vista dell'analisi grafica i prezzi raggiungono i valori del 2013, prospettando ulteriori aggiornamenti dei minimi sotto quota 0.44 euro.
L'indicatore di trend cci in corrispondenza di questo livello segnala una divergenza rialzista, palesando una certa difficoltà dei venditori a spingere i prezzi in basso più velocemente.
L'evoluzione discendente potrebbe proseguire puntando poi valori prossimi a 0.4140, livello giudicato eccessivamente basso da molti analisti.
Strategie operative su TIM
Per le posizioni long: attendere la conferma del supporto a 0.4450 adesso in formazione prima di rischiare nuovi acquisti, in quanto probabilmente i corsi toccheranno valori più in basso a 0.42 euro.
A questo prezzo sarà possibile iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio, in quanto l'upside nel medio termine nasconde un valore potenziale di almeno il 15 per cento.
In alternativa risparmiando capitale, approfittare dell'elevata volatilità acquistando una call, scadenza marzo 2019, strike 0.46, monitorando l'area di supporto a 0.4150.
Per le posizioni short: poiché una eventuale vendita del titolo ai prezzi correnti appare tardiva, meglio sfruttare la volatilità attuale acquistando la stessa quantità di opzioni Call e Put strike 0.46 euro, scadenza marzo 2019, coprendo entrambi gli scenari possibili.
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