Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta caratterizzata dai ribassi. Janet Yellen, Segretario al Tesoro USA, ha detto di vedere meno rischi per una recessione dell’economia statunitense, anche se un rallentamento della spesa dei consumatori potrebbe essere “il prezzo da pagare” per tenere sotto controllo la dinamica inflazionistica. Per quanto concerne i dati macroeconomici, l’HCOB PMI manifatturiero di giugno (preliminare) dell’Eurozona si è attestato a 43,6 punti, quello dei servizi a 52,4 punti e il composito a 50,3 punti. Tutte le misurazioni sono state inferiori alle attese degli analisti censiti da Bloomberg, poste rispettivamente a 44,8 punti, 54,5 punti e 52,5 punti. Per gli Stati Uniti, gli stessi dati elaborati da S&P Global vedono un indice manifatturiero a 46,3 punti, quello dei servizi a 54,1 punti e quello composito a 53 punti. Queste rilevazioni si sono confrontate con il consensus a 48,5, 54 e 53,5 punti. Nel Regno Unito è stato registrato un dato manifatturiero a 46,2 punti, quello dei servizi a 53,7 punti e quello composito a 52,8 punti. Le stime erano rispettivamente a 46,8, 54,8 e 53,6 punti. Nel frattempo Pablo Hernandez de Cos, Presidente della Banca centrale spagnola, ha detto che è molto probabile un rialzo dei tassi a luglio. Tuttavia, è ancora prematuro sapere cosa farà l’Eurotower nel meeting di settembre, ribadendo la dipendenza delle decisioni dai dati che arriveranno. Oggi è da segnalare che comincerà il meeting organizzato dalla BCE sulle Banche centrali a Sintra, in Portogallo, che durerà fino al 28 giugno.
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