Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata dai rialzi. Oggi l’attenzione degli investitori sarà rivolta ai dati macro degli Stati Uniti. Il mercato si aspetta che l’inflazione si attesti al 3,2% a/a a dicembre, in lieve aumento rispetto al 3,1% di novembre. Il dato core è atteso dal 4% al 3,8% a/a. Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha dichiarato che i tassi dovranno probabilmente rimanere elevati “per qualche tempo” fino a quando i funzionari non saranno sicuri che il tasso di inflazione stia tornando al 2%. Williams ha detto di aspettarsi che l’inflazione rallenti al 2,25% entro la fine dell’anno e che raggiunga l’obiettivo del 2% entro il 2025. Inoltre, il mercato del lavoro dovrebbe “ammorbidirsi” un po ‘di più, aumentando potenzialmente il tasso di disoccupazione al 4% dall’attuale 3,7%. Fronte BCE, il vicepresidente Luis de Guindos ha affermato che gli indicatori di tendenza suggeriscono una contrazione dell’economia dell’Eurozona nel mese di dicembre, confermando la possibilità di una recessione tecnica nella seconda metà del 2023. I dati indicano che il futuro rimane incerto e le prospettive sono orientate al ribasso. Isabel Schnabel ha invece affermato che “l’inflazione si è calmata, ma le pressioni sui prezzi di base rimangono elevate”. Secondo Schnabel “i tassi devono essere mantenuti sufficientemente restrittivi per il tempo necessario a garantire un ritorno sostenibile dell’inflazione al 2%. Un’economia in rallentamento fa parte della trasmissione della politica monetaria”, ha evidenziato.
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