Dopo 5 chiusure settimanali al rialzo, quella appena trascorsa è stata quella del tanto atteso test del livello 4200.
Come si poteva immaginare, in assenza di particolari comunicati o meccanismi generatori di ottimismo, la resistenza statica si è dimostrata non semplice da violare.
La chiusura della candela ha i tipici connotati di compressione ed indecisione e potrebbe portarci nei giorni a venire ad un'espansione direzionale.
Ritengo il comportamento dell'indice su questi livelli molto importante, perché come sappiamo tende ad agire da benchmark per l'equity in generale.
Dopo la variazione di sequenza di massimi e minimi su grafico daily (passati dall'essere decrescenti a crescenti), l'eventuale superamento del livello 4200 è una conferma importante della voglia degli investitori di cominciare a detenere azionario nei loro portafogli (malgrado le sirene di una recessione siano dietro l'angolo).
Intanto sono 67 settimane che l'S&P non riesce a recuperare i precedenti massimi.
Andiamo ad osservare alcuni precedenti sia in corrispondenza di fisiologici ritracciamenti che di eventi "Cigno Nero":

  • Febbraio 2020 - Storno del 32% recuperato in 26 settimane;
    Ottobre 2018 - Storno del 20% circa, recuperato nel giro di 30 settimane;
    Novembre 2015 - Storno del 15% recuperato in 35 settimane;
    Maggio 2011 - Storno del 21% recuperato in 42 settimane;
    Aprile 2010 - Storno del 17% recuperato in 27 settimane;
    Ottobre 2007 - Storno del 57%, recuperato in 290 settimane;
    Marzo 2000 - Storno del 50% recuperato in 383 settimane.


Analizzando i precedenti, notiamo come ci troviamo nel mezzo di una fase di durata più lunga del recovery time delle crisi intermedie, tuttavia di brevissima durata se consideriamo gli eventi del 2000 e del 2008.
Tuttavia chiunque avesse investito a gennaio 2022, si troverebbe in "rosso" da almeno 67 settimane, scenario non semplice da accettare, soprattutto dal punto di vista psicologico. Per chi è "dentro" con un orizzonte lungo, occorre pazienza; chi è stato bravo a parzializzare gli ingressi, oggi ha probabilmente una discreta mediazione del prezzo di carico, chi è totalmente liquido, potrebbe cominciare a pensare a degli ingressi "scaglionati" per la parte di portafoglio per la quale ritiene di doversi esporre al rischio azionario.


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