L’euforia dilagante sulle materie prime e’ il tema dominante sui mercati, anche per il suo impatto sull’inflazione. Molta importanza segnaletica e’ assegnata ai dati sull'inflazione Usa di domani, 12 maggio. Il prezzo del petrolio e’ stato al centro dell’attenzione, a causa del'attacco informatico “ransomware” che ha fermato il più importante oleodotto Usa. Colonial Pipeline è la maggior infrastruttura di trasporto dei mid-distillates verso la costa orientale, e la sua temporanea messa fuori uso cade mentre si sta verificando un boom della domanda di carburanti per auto, veicoli commerciali ed aerei, figlia del re-opening e della voglia di spendere e viaggiare. Dopo la crescita dei prezzi dei future nella prima parte della seduta, però, il Wti ha ritracciato e alla chiusura delle Borse europee, ha ceduto il -0,5% a 64,5 Dollari/barile. Il Brent a segnato -0,4% a 68 Dollari/barile. Ancora protagonisti i metalli industriali, con l’iron ore, o pepita ferrosa, a registrare continui rialzi quotidiani che hanno determinato un guadagno cumulato superiore al 17% nella prima decade di maggio, sino ai 1.300 Dollari/tonnellata di oggi, 11 maggio. Un movimento simile vede protagonista il rame, che ha segnato nuovi massimi storici oltre i 10.600 Dollari/tonnellata a fine seduta di ieri, 10 maggio. Vale inoltre la pena di segnalare l’oro, che continua a recuperare, fino a superare i 1840 Dollari/oncia, il 9% sopra i minimi recenti registrati alla fine di marzo. Una buona proxi della vastita’ del fenomeno la fornisce l’andamento recente del Bloomberg Commodity Spot Index, che nelle ultime 15 sedute e’ salito ben 14 volte, una “striscia” mai osservata negli ultimi 10 anni. Sui mercati azionari ha pertanto prevalso l’incertezza, ed i maggiori indici europei hanno chiuso in ordine sparso, col Ftse Mib italiano, cresciuto dello 0,78%, a distinguersi in positivo rispetto alle altre Borse, per lo piu’ vicine alla parita’: Ftse100 inglese -0,06%, Dax tedesco +0,04%, Cac40 francese -0,01%. Wall Street a 2 velocita’, col Dow Jones per la prima volta sopra i 35 mila punti, guadagnando sino allo 0,8% alla chiusura degli scambi Europei, per poi ripiegare a -0,10%, mentre il Nasdaq ha ceduto pesantemente, chiudendo a -2,55%, a causa di vendite aggressive dei titoli della tecnologia. Prosegue dunque la rotazione settoriale in favore dei ciclici, delle attivita’ legate al reopening e delle banche, con prevalenti vendite sui titoli piu’ cari sui multipli valutativi, o comunque protagonisti di recenti sovra-performamce. E’ abbastanza evidente che gli investitori, dopo i dati di venerdi’ 7 maggio, sorprendentemente deboli, sull'occupazione negli Stati Uniti, contino sulla prosecuzione di politiche ultra accomodanti da parte della FED (Banca centrale americana), dato che tali dati non testimoniano affatto il “substantial further progress” indicato da Powell come pre-condizione per valutare un piano di “tapering” degli acquisti di titoli da parte della Banca Centrale. Tra le valute, l'Euro ha chiuso poco variato, attorno a 1,215 dollari, mentre la Sterlina britannica si e’ rafforzata sino a 0,86 verso Euro, sui risultati delle elezioni in Scozia, che hanno segnato una netta affermazione dello Scottish National Party. Tra i pochi dati macro europei di ieri, segnaliamo che il Sentix investor confidence di maggio ha mostrato un robusto miglioramento, da 13,1 di aprile a 21.0 da 13.1, frutto di un crescente ottimismo sulla situazione corrente, balzata a 6.3 da -6.5, e sulle expectations, salite da 34,8 a 36.8. Molto dinamico ed eterogeneo, il movimento di ieri, 10 maggio sulle Criptovalute. Ethereum, con un rialzo di oltre +5%, ha raggiunto 4.110 Dollari, equivalenti ad una capitalizzazione di mercato di 470 miliardi di Dollari. Il Bitcoin ha registrato un modesto rialzo portandosi sopra 59.000 Dollari, il 9% circa al di sotto del suo massimo assoluto a 64.863 Dollari. Tonfo senza precedenti, da 73 a 46 cents per Dogecoin, dopo che Elon Musk l'ha scherzosamente definito "una truffa". L'apertura sui mercati finanziari europei di stamane, 11 maggio e’ negativa, segno che il crollo del Nasdaq ieri sera ha lasciato il segno. L’lndice EuroStoxx 50 e’ in rosso per del -1,9%, similmente a Cac e Dax. (ore 12.00 CET). Il Ftse Mib perde il -1,3%. Male i listini giaponesi: -3,1% il Nikkei e -2,4% il Topix. Sul fronte dei Governativi europei, segnaliamo lo spread in rialzo 115 bps, col rendimento del BTp decennale benchmark che si avvicina a 0,98% (ore 12.00 CET).
L’euforia dilagante sulle materie prime e’ il tema dominante sui mercati, anche per il suo impatto sull’inflazione. Molta importanza segnaletica e’ assegnata ai dati sull'inflazione Usa di domani, 12 maggio. Il prezzo del petrolio e’ stato al centro dell’attenzione, a causa del'attacco informatico “ransomware” che ha fermato il più importante oleodotto Usa. Colonial Pipeline è la maggior infrastruttura di trasporto dei mid-distillates verso la costa orientale, e la sua temporanea messa fuori uso cade mentre si sta verificando un boom della domanda di carburanti per auto, veicoli commerciali ed aerei, figlia del re-opening e della voglia di spendere e viaggiare. Dopo la crescita dei prezzi dei future nella prima parte della seduta, però, il Wti ha ritracciato e alla chiusura delle Borse europee, ha ceduto il -0,5% a 64,5 Dollari/barile. Il Brent a segnato -0,4% a 68 Dollari/barile. Ancora protagonisti i metalli industriali, con l’iron ore, o pepita ferrosa, a registrare continui rialzi quotidiani che hanno determinato un guadagno cumulato superiore al 17% nella prima decade di maggio, sino ai 1.300 Dollari/tonnellata di oggi, 11 maggio. Un movimento simile vede protagonista il rame, che ha segnato nuovi massimi storici oltre i 10.600 Dollari/tonnellata a fine seduta di ieri, 10 maggio. Vale inoltre la pena di segnalare l’oro, che continua a recuperare, fino a superare i 1840 Dollari/oncia, il 9% sopra i minimi recenti registrati alla fine di marzo. Una buona proxi della vastita’ del fenomeno la fornisce l’andamento recente del Bloomberg Commodity Spot Index, che nelle ultimi 15 sedute e’ salito ben 14 volte, una “striscia” mai osservata negli ultimi 10 anni. Sui mercati azionari ha pertanto prevalso l’incertezza, ed i maggiori indici europei hanno chiuso in ordine sparso, col Ftse Mib italiano, cresciuto dello 0,78%, a distinguersi in positivo rispetto alle altre Borse, per lo piu’ vicine alla parita’: Ftse100 inglese -0,06%, Dax tedesco +0,04%, Cac40 francese -0,01%. Wall Street a 2 velocita’, col Dow Jones per la prima volta sopra i 35 mila punti,guadagnando sino allo 0,8% alla chiusura degli scambi Europei, per poi ripiegare a -0,10%, mentre il Nasdaq ha ceduto pesantemente, chiudendo a -2,55%, a causa di vendite aggressive dei titoli della tecnologia. (vedere grafico a pie’ di pagina). Prosegue dunque la rotazione settoriale in favore dei ciclici, delle attivita’ legate al reopening e delle banche, con prevalenti vendite sui titoli piu’ cari sui multipli valutativi, o comunque protagonisti di recenti sovra-performamce. E’ abbastanza evidente che gli investitori, dopo i dati di venerdi’ 7 maggio, sorprendentemente deboli, sull'occupazione negli Stati Uniti, contino sulla prosecuzione di politiche ultra accomodanti da parte della FED (Banca centrale americana), dato che i numeri non testimoniano affatto il “substantial further progress” indicato da Powell come pre-condizione per valutare un piano di “tapering” degli acquisti di titoli da parte della Banca Centrale. Tra le valute, l'Euro ha chiuso poco variato, attorno a 1,215 dollari, mentre la Sterlina britannica si e’ rafforzata sino a 0,86 verso Euro, sui risultati delle elezioni in Scozia, che hanno segnato una netta affermazione dello Scottish National Party. Tra i pochi dati macro eruopei di ieri, segnaliamo che il Sentix investor confidence di maggio ha mostrato un robusto miglioramento, da 13,1 di aprile a 21.0 da 13.1, frutto di un crescente ottimismo sulla situazione corrente, balzata a 6.3 da -6.5, e sulle expectations, salite da 34,8 a 36.8. Molto dinamico ed eterogeneo, il movimento di ieri, 10 maggio sulle Criptovalute. Ethereum, con un rialzo di oltre +5%, ha raggiunto 4.110 Dollari, equivalenti ad una capitalizzazione di mercato di 470 miliardi di Dollari. Il Bitcoin ha registrato un modesto rialzo p ortandosi sopra 59.000 Dollari, il 9% circa al di sotto del suo massimo assoluto a 64.863 Dollari. Tonfo senza precedenti, da 73 a 46 cents per Dogecoin, dopo che Elon Musk l'ha scherzosamente definito "una truffa". L'apertura sui mercati finanziari europei di stamane, 11 maggio e’ negativa, segno che il crollo del Nasdaq ieri sera ha lasciato il segno. L’lndice EuroStoxx 50 e’ in rosso per del -1,9%, similmente a Cac e Dax. (ore 12.00 CET). Il Ftse Mib perde il -1,3%. Male i listini giaponesi: -3,1% il Nikkei e -2,4% il Topix. Sul fronte dei Governativi europei, segnaliamo lo spread in rialzo 115 bps, col rendimento del BTp decennale benchmark che si avvicina a 0,98% (ore 12.00 CET).
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