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Le azioni Vale sono da acquistare dopo gli utili contrastanti del secondo trimestre?

Vale SA
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Vale SA VALE, il più grande produttore di minerale di ferro al mondo, ha riportato oggi i suoi utili del secondo trimestre per il 2024, presentando un quadro finanziario contrastante ma riaffermando le sue prospettive di produzione per l’anno.

Nonostante non abbia raggiunto le aspettative sui ricavi con 9,92 miliardi di dollari di ricavi, un aumento del 2,6% su base annua che ha mancato le stime di 560 milioni di dollari, la società ha superato le aspettative sugli utili.

L’utile GAAP per azione è stato pari a 0,65 dollari, superando le previsioni di 0,08 dollari.

Minerale di ferro e punti salienti operativi

Il trimestre ha visto un notevole aumento delle spedizioni di minerale di ferro, in aumento di 5,4 milioni di tonnellate su base annua (7%) e di 16 milioni di tonnellate su base trimestrale (25%).

Questo incremento è attribuito a livelli di produzione record che non si vedevano dal 2018 e alle vendite strategiche di scorte.

La robusta performance del minerale di ferro è stata sostenuta da un’elevata efficienza operativa, in particolare nella miniera S11D, che continua a registrare ottime performance.

Sviluppi strategici e gestione dei costi

L’attenzione di Vale alla crescita strategica e all’efficienza dei costi è evidente nei suoi aggiornamenti operativi. La società ha portato avanti progetti chiave come Vargem Grande e Capanema, che dovrebbero aggiungere 30 milioni di tonnellate di capacità nel prossimo anno.

Questi sviluppi fanno parte della più ampia strategia di Vale volta a posizionarsi come fornitore preferito di acciaio a basso tenore di carbonio.

Inoltre, la società ha mantenuto la sua guidance sui costi per il 2024, con costi C1 previsti compresi tra 21,5 e 23,0 dollari per tonnellata, grazie all’aumento della produzione in volumi a basso costo nel Sistema Nord.

La forza finanziaria e l’allocazione del capitale di Vale

Vale ha riportato un EBITDA pro forma di 4,0 miliardi di dollari e ha gestito spese in conto capitale di 1,3 miliardi di dollari durante il trimestre, in linea con la previsione dell’anno di circa 6,5 miliardi di dollari.

Il debito lordo della società, compresi i leasing, ammontava a 15,1 miliardi di dollari al 30 giugno 2024, segnando un leggero aumento rispetto al trimestre precedente.

Questo approccio disciplinato alla gestione del capitale si riflette anche nell’impegno di Vale verso il rendimento degli azionisti, con un rendimento da dividendi annuo di quasi il 5%.

Posizione e valutazione del mercato

Le partnership strategiche di Vale, come la recente joint venture con Manara Minerals, hanno rafforzato la sua posizione sul mercato.

Questa collaborazione, insieme alla ripresa operativa nelle miniere chiave come Sossego, Onça Puma e Salobo, sottolinea l’impegno di Vale nel segmento dei metalli per la transizione energetica.

Si prevede che la recente nomina di Shaun Usmar a nuovo CEO del settore rame e nichel rafforzerà ulteriormente la leadership di Vale in quest’area.

Nonostante i successi operativi e i progressi strategici, la valutazione delle azioni di Vale appare conservativa.

I multipli di trading della società suggeriscono uno sconto rispetto alle medie storiche, con l’attuale multiplo EV/EBITDA a 3,51x, significativamente inferiore alla media triennale di 4,2x.

Considerazioni legali e impatto dei tassi di interesse

Vale continua ad affrontare le sue sfide legali e ambientali, in particolare per quanto riguarda i cedimenti delle dighe del passato.

Accordi recenti, come la strategia di compensazione congiunta con BHP per il crollo della diga di Samarco, mirano a mitigare le passività future e stabilizzare il panorama operativo della società.

Fattori economici esterni, come potenziali tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, potrebbero influenzare la performance di Vale.

Una diminuzione dei tassi di interesse potrebbe stimolare un’inflazione più elevata e stimolare la domanda di metalli industriali, avvantaggiando potenzialmente Vale.

Tuttavia, questo scenario rimane speculativo e dipende dalle tendenze economiche più ampie, compresa la spesa dei consumatori e l’attività manifatturiera globale.

Mentre approfondiamo i dettagli delle prestazioni e del posizionamento strategico di Vale nel secondo trimestre, è chiaro che l’azienda sta navigando in un panorama complesso con una solida struttura operativa e una chiara visione di crescita.

Questi fondamentali pongono le basi per analizzare come queste dinamiche si traducono nella valutazione del titolo e nel posizionamento di mercato.

Passiamo ora all’esame di ciò che i grafici hanno da dire sulla traiettoria dei prezzi di Vale.

Ingresso a basso rischio per i tori

Le azioni di Vale hanno perso più della metà del loro valore da quando hanno raggiunto un massimo superiore a $ 23 nel giugno 2021. Quest’anno le azioni hanno finora perso il 30% da inizio anno.

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Grafico VALE di TradingView

Sebbene il titolo continui a mostrare debolezza nei grafici a lungo e breve termine, viene scambiato molto vicino ai livelli di supporto del 2020, vicino a $ 10,30. Pertanto, gli investitori che hanno una prospettiva rialzista hanno attualmente a disposizione un’entrata a basso rischio.

Possono acquistare le azioni con uno stop loss a $ 10,28. Se lo slancio si sposta verso l’alto, il titolo può essere scambiato sopra i 13 dollari nei prossimi mesi.

I trader a breve termine che sono ribassisti sul titolo, non devono avviare una nuova posizione corta ai livelli attuali poiché il titolo è già sceso considerevolmente quest’anno.

Dovrebbero avviare posizioni short solo se il titolo riprende o inizia a essere scambiato sotto i 10,30 dollari.


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